La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure: art. 21 Costituzione

Cina: gigante economico con i piedi posati su diritti civili d’argilla

Salvaguardiamo la libertà di pensiero e di stampa

TGCom 24 pubblica in data 10 agosto 2020 la sconcertante notizia del clamoroso arresto del magnate di un impero dell’editoria di Hong Kong, sotto la holding Next Digital, Jimmy Lang.

Leggo con molto disagio e trascrivo la cronaca dell’arresto, avvenuto per sospetto di violazione della nuova legge sulla sicurezza nazionale in base all’accusa “di collusione con forze straniere e cospirazione per commettere frodi”.

Decine di poliziotti sono entrati nell’edificio del suo quotidiano Apple Daily, perquisendo gli uffici. Sette persone fra gli alti dirigenti della compagnia sono state arrestate perché sospettate di aver infranto la legge.
Il quotidiano Apple Daily fondato da Lai è stato spesso critico nei confronti della leadership di Hong Kong e della Cina continentale. Lui stesso è stato un attivista in prima linea contro il giro di vite di Pechino su Hong Kong, sostenendo nel 2019 le proteste per la riforma e partecipando alle manifestazioni. Nel 2019 aveva partecipato ad una missione negli Usa, con altri attivisti di Hong Kong, e nell’occasione aveva avuto un colloquio col segretario di Stato Mike Pompeo incontrando peraltro anche Mike Pence e la speaker della Camera Nancy Pelosi.
Quando all’inizio di quest’anno è stato accusato per il suo coinvolgimento in quelle proteste, i media statali cinesi lo hanno soprannominato un “cervello di rivolta” che “ha diffuso ondate di odio e informazioni negative sulla Cina continentale giorno e notte”. Il 30 giugno, quando e’ stata approvata la legge sulla sicurezza, Lai ha dichiarato alla BBC che questo “segna la campana a morto per Hong Kong” avvertendo che Hong Kong sarebbe diventata corrotta come la Cina continentale perche’ “senza lo Stato di diritto, le persone che fanno affari qui non avranno protezione”. In un’intervista all’agenzia di stampa AFP, Lai ha detto: “Sono pronto per il carcere. Se arriverà, avrò l’opportunità di leggere libri che non ho letto. L’unica cosa che posso fare è essere positivo”.

La Costituzione italiana tutela espressamente all’art.21 la libertà di pensiero e la libertà di stampa.

Diritto di cronaca, di critica e di satira sono espressioni della libertà di manifestazione del pensiero, che implica il diritto di esternare opinioni come quello di tacere e, soprattutto, quello di esprimere il proprio dissenso e la propria opposizione alle opinioni dominanti.

Sono i “fondamentali” della concezione liberale della democrazia: non lasciamoceli scippare, mai!

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