Approvato in Senato l’assegno unico universale
Entrata in vigore 1 luglio 2021: si rimane in attesa dei decreti attuativi
Nella seduta del 31.03.2021 il Senato ha approvato il disegno di legge delega che prevede l’erogazione dell’assegno unico universale a favore delle famiglie.
Detta misura, inserita nel Family Act, rilanciata dal ministro per le pari opportunità e per la famiglia Elena Bonetti, consiste in una riorganizzazione totale delle misure attualmente in vigore a sostegno dei figli, con previsione di erogazione di un assegno fino a € 250,00 mensili per ciascun figlio e fino al raggiungimento dei 21 anni, parametrato al reddito complessivo della famiglia, con previsione di quote aggiuntive per ogni figlio dopo il primo ed in caso di figli con disabilità.
Il disegno di legge delega (A.S. n. 1892), che veniva approvato dalla Camera dei deputati il 21 luglio 2020, prevede il riordino, la semplificazione e il potenziamento delle misure a sostegno dei figli a carico attraverso l’istituzione dell’assegno unico e universale. Verranno contestualmente abolite una serie di deduzioni e detrazioni in vigore per i carichi di famiglia, così come l’assegno ANF. Della misura beneficeranno anche i produttori di reddito autonomo, che attualmente non godevano della misura dell’assegno di famiglia (ANF) ma solo delle deduzioni e detrazioni per carichi di famiglia.
Si tratta, come specifica l’art. 1, comma 1, di un beneficio economico attribuito progressivamente a tutti i nuclei familiari con figli a carico nell’ambito delle risorse disponibili, al fine di favorire la natalità, di sostenere la genitorialità e di promuovere l’occupazione, in particolare quella femminile.
In base alle simulazioni in corso l’efficacia in concreto della misura, una volta a regime, pare dare risultanze difformi a seconda della tipologia di reddito familiare (da lavoro dipendente o autonomo).
In caso di separazione dei genitori ciascuno dovrebbe godere della misura in pari quota, salvo diversi accordi intervenuti fra le parti o diversa statuizione giudiziaria.
L’entrata in vigore della misura è prevista per il 1° luglio 2021.
Per l’incisività delle modifiche che la norma andrà a determinare sull’assetto delle famiglie e delle procedure di separazione, divorzio nonché di determinazione economica per i figli nati al di fuori del matrimonio, vi è attesa da parte dei professionisti del settore (avvocati, commercialisti, patronati) dei decreti attuativi che metteranno “a punto” gli aspetti applicativi della norma.