Pubblicati dati ISTAT sulla violenza di genere durante il lock down

La sensibilizzazione svolta è risultata efficace: proseguiamo sulla strada tracciata

Statistica della violenza di genere e della violenza intrafamiliare durante il lock down da Covid-19

L’Istituto nazionale di statistica ha pubblicato i dati relativi alla violenza di genere durante il periodo di confinamento obbligatorio dettato con provvedimento governativo per arginare la diffusione della pandemia denominata Covid-19 sul territorio.
In questo periodo il rischio di violenza sulle donne e, più in generale, all’interno della famiglia è stato stimato in crescita a causa della convivenza coatta e delle maggiori difficoltà incontrate nell’accoglienza delle vittime.
Le telefonate al numero dedicato 1522 (servizio pubblico per accogliere le richieste di aiuto delle vittime di violenza, di atti persecutori e per attività informativa) sono risultate il 73% in più rispetto allo stesso periodo del 2019.
Tale incremento non è attribuibile necessariamente ad un effettivo incremento della violenza quanto piuttosto all’efficacia delle campagne di sensibilizzazione che sono state svolte in modo diffuso.
Le denunce per maltrattamenti in famiglia sono diminuite del 43,6%, quelle di omicidi di donne del 33,5%, tra le quali risultano in calo dell’83,3% le denunce per omicidi femminili da parte del partner.
Le chiamate motivate da una richiesta di aiuto per violenza subita ammontano a 1.543, ma si chiama anche per avere informazioni sul servizio 1522 (28,3%) o per manifestare altre situazioni di disagio diverse dalla violenza (17,1%).
Nel 60,6% dei casi le chiamate arrivano al 1522 tra le 9 e le 17; quelle durante la notte e la mattina presto, solitamente in numero minore, hanno raggiunto il 17,5% durante il lock down.
Il 45,3% delle vittime ha paura per la propria incolumità o paura di morire; il 72,8% non denuncia però il reato subito. Nel 93,4% dei casi la violenza si consuma tra le mura domestiche, nel 64,1% si riportano anche casi di violenza assistita (solitamente sono i figli minori ad assistere).
La lettura sistematica del fenomeno, rappresentato dall’importante incremento dei contatti al numero verde di soccorso durante i mesi del lock down, potrà avvenire, secondo l’ISTAT, solo con un periodo di riferimento più lungo.

Il dato statistico pubblicato il 13 maggio 2020 dimostra l’efficacia delle campagne di sensibilizzazione sul tema della prevenzione e lotta contro la violenza di genere, la violenza intrafamiliare e gli atti persecutori.

Questa è risultata quindi la strada giusta per prevenire ed arginare il preoccupante fenomeno sociale.
Gli strumenti di tutela giudiziaria, tanto in sede penale che in sede civile e minorile, e quelli di prevenzione sono assolutamente articolati ed efficaci nella loro azione sanzionatoria e cautelare.
Le vittime di violenza debbono quindi rivolgersi fiduciosamente e senza esitazione alle Forze dell’Ordine ed agli operatori del diritto.

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